Lo facciamo al Cardarelli: dalla diagnosi alla cura della maculopatia

  • 26/09/2025

La maculopatia è una condizione che colpisce la parte centrale della retina, compromettendo la visione centrale e rendendo difficili gesti quotidiani come leggere, scrivere o riconoscere un volto. Spesso i primi sintomi sono lievi e vengono sottovalutati, fino a quando la vista risulta ormai gravemente compromessa. Presso l’ospedale Cardarelli ci prendiamo cura dei pazienti affetti da maculopatia attraverso un percorso diagnostico e terapeutico dedicato.

Ne parliamo con Vincenzo De Angelis, chirurgo oculista e responsabile dell’UOSD di Maculopatia e Patologia Vitreo-Retinica.

Cos’è la maculopatia e quali conseguenze ha sulla vista?

La maculopatia è un gruppo di patologie che colpiscono la macula, l’area centrale della retina, fondamentale per la visione nitida e dei dettagli. Quando questa zona si danneggia, si assiste a una progressiva perdita o distorsione della visione centrale, con serie ripercussioni sulla qualità della vita: non si riesce più a leggere, a scrivere, a riconoscere i volti o a guidare.

Quali sono le forme più comuni di maculopatia?

La forma più diffusa è la degenerazione maculare legata all’età, che può presentarsi in due varianti:

  • secca, più lenta, causata da accumuli di scorie cellulari che si formano sulla retina;
  • umida, più aggressiva, dovuta alla crescita anomala di nuovi vasi sanguigni sotto la retina, che provocano danni anche permanenti.

Oltre alla forma senile, esistono anche la maculopatia miopica, legata a miopie elevate, e la maculopatia diabetica, molto frequente nella nostra regione per l’alta incidenza del diabete.

Chi è più a rischio?

Le persone con più di 65 anni sono le più colpite, ma ci sono anche altri fattori di rischio: razza caucasica, miopia patologica, diabete, sovrappeso, dieta povera di antiossidanti e ricca di grassi. Inoltre, chi ha una familiarità per questa patologia dovrebbe sottoporsi a controlli regolari.

Quanto è diffusa questa patologia?

In Italia si stima che oltre un milione di persone siano affette da maculopatia, di cui più di 11.000 in Campania. La degenerazione maculare senile colpisce oltre una persona su quattro dopo i 75 anni ed è una delle principali cause di cecità nella popolazione anziana.

Quali sono i sintomi iniziali da non sottovalutare?

I primi segnali sono spesso subdoli e progressivi: visione centrale sfocata, linee che appaiono ondulate o distorte, difficoltà nella lettura e nel riconoscimento dei volti.

Uno strumento semplice per l’autovalutazione è il test di Amsler, una griglia con un punto al centro: se le linee appaiono interrotte o deformate, potrebbe esserci un problema alla macula.

Come si arriva alla diagnosi?

La diagnosi parte da una semplice visita oculistica, con controllo del visus e del fondo oculare. Se necessario, si prosegue con esami diagnostici più specifici:

  • OCT (Tomografia a Coerenza Ottica);
  • Angio-OCT;
  • Fluorangiografia (FAG),
  • Angiografia con verde di indocianina.

Questi strumenti ci consentono di visualizzare con precisione lo stato della retina e della macula, di classificare la malattia e di definire la strategia terapeutica.

Come si cura la maculopatia?

I trattamenti variano a seconda della forma e dello stadio della patologia. I principali sono:

  • iniezioni intravitreali di farmaci anti-VEGF, fondamentali per bloccare la proliferazione dei vasi anomali nella forma umida;
  • trattamento laser (fotocoagulazione), indicato in casi selezionati.

Nei casi più avanzati, la terapia ha l’obiettivo di contenere i danni e rallentare la progressione. Per questo è fondamentale iniziare il percorso di cura il prima possibile.

Quanto è importante una diagnosi precoce?

È essenziale. Prima si individua la patologia, più è possibile intervenire efficacemente. Un trattamento tempestivo può preservare una buona qualità visiva, evitando che la perdita diventi grave e irreversibile.

Purtroppo molti pazienti arrivano alla diagnosi in ritardo, spesso perché sottovalutano i primi sintomi. La prevenzione e la sensibilizzazione sono cruciali: è importante rivolgersi allo specialista ai primi segnali, soprattutto se si è in una categoria a rischio.

Cosa garantisce il SSN ai pazienti affetti da maculopatia?

Il Servizio Sanitario Nazionale assicura monitoraggio periodico, iniezioni intravitreali con farmaci di ultima generazione, accesso a esami specialistici.

In alcuni casi, i pazienti con maculopatia grave possono ottenere l’esenzione per patologia, con agevolazioni nel percorso di cura.

Come accedere al percorso specialistico al Cardarelli?

L’Ambulatorio per la maculopatia e la patologia vitreo-retinica è aperto ai pazienti dai 18 anni ed è attivo il mercoledì e e il giovedì, dalle 8:30 alle 12:30 presso il terzo piano del padiglione E.

È possibile prenotare una visita tramite CUP, presentando impegnativa del medico di medicina generale per “Visita oculistica primo accesso” oppure “Visita oculistica di controllo (quesito maculopatia)”.

Per l’ambulatorio FAG e per il trattamento laser, l’accesso avviene tramite agenda interna, predisposta dallo specialista durante la prima visita.

Per informazioni: maculopatia@aocardarelli.it 

Skip to content