Storie in Corsia: la lettera di Aldo

  • 28/06/2024

Storie in Corsia” è uno spazio dedicato ai pazienti che ci scrivono ogni giorno, che hanno scelto di raccontarci le proprie esperienze a lieto fine all’interno dell’Ospedale Cardarelli.

Condividiamo con voi le parole di Aldo, nome di fantasia scelto per tutelate la privacy del paziente che ci ha inviato una lettera di ringraziamento e speranza.

“Sono un paziente malato di tumore avanzato e sono giunto presso la struttura Cardarelli in condizioni molto gravi e senza speranze. Ebbene sono passato dal pronto soccorso, dove ho apprezzato la professionalità di tutto il personale, impegnato in una dura battaglia e ho poi trovato sistemazione in Pneumologia 2, dove ho conosciuto e misurato la competenza e le qualità umane del personale medico, ben supportato dal primario Santoriello e dei medici del reparto di Pneumologia Interventistica, nelle persone del dott. Moccia, della dott. Corcione e della dott. Martucci che mi hanno donato, con un intervento di alta professionalità la forza di accettare la sfida…e la speranza!

Stessa esperienza vissuta nel successivo ricovero a Pneumologia 1, dove ho subito un ulteriore intervento in broncoscopia e, in un ambiente cordiale e rispettoso delle ansie dei pazienti, ho apprezzato l’operato di tutta l’equipe medica, in particolare le doti professionali dei dottori Angelo Canora e Manganello e di tutto il personale infermieristico coordinato dalla dott. Pina Nasti che, con la sua dolce autorevolezza riesce a gestire anche pazienti “tremendi” come me.
Vi scrivo perché sento il dovere di ringraziare anche tutta la dirigenza, consapevole delle difficoltà in cui opera e delle critiche strumentali ad una struttura pubblica come questa, che è un fiore all’occhiello del centro/sud.

Un invito a tutti i pazienti e loro cari, non arrendiamoci e apriamoci alla fiducia, in chi, come questi “compagni/guida” di scalata, affronta una quotidianità spesso incompresa, sottovalutata o addirittura sfruttata senza la dovuta riconoscenza.

Grazie ancora, Aldo.”         

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